Laboratorio di postpornografia multimediale @ Fest-Antifa 2010

Torna per il secondo anno consecutivo a Bologna il Festival Sociale delle Culture Antifasciste, dal 28 maggio al 6 giugno, quest’anno nella cornice del Parco di Viale Togliatti. Tra le numerose iniziative in programma, di cui molte a tematica GLBTIQ, segnaliamo il Laboratorio di postpornografia multimediale, nelle giornate di martedì 1 e mercoledì 2 giugno, cui seguirà giovedì 3 un aperitivo con videoproiezioni al Sexyshock. Per il programma completo delle iniziative: www.fest-antifa.net.

LABORATORIO DI POSTPORNOGRAFIA MULTIMEDIALE.

Quando: martedì 1 giugno: ore 18.00/22.00 – mercoledì 2
giugno: ore 16.00/18.00

Luogo: Festival Sociale delle Culture Antifasciste – Parco di Viale Togliatti, Bologna

per info: glbtiq@fest-antifa.net

::: Selecta postporno multimedia (dispensa del laboratorio bulagnese) :::

La finalitá del laboratorio è quella di riflettere collettivamente sui codici della pornografia convenzionale e decostruirli, con lo scopo di elaborare proposte creative che rovescino l’immaginario sessista e gli stereotipi di genere che la caratterizzano.

Definiamo post-pornografia il discorso critico e il congiunto di pratiche discorsive, artistiche e audiovisuali che propongono una nuova rappresentazione dei generi e della sessualitá. Un dispositivo di visibilizzazione che è allo stesso tempo piattaforma di azione ed intervento.

La sfida è quella di riappropriarci di un linguaggio che durante decenni è stato piegato alle necessitá normative dominanti, riscoprendone il potenziale rivoluzionario.

Una pornografia antifascista?

Nel 1933, una delle prime azioni del governo nazista è la distruzione del Institut für Sexualwissenshaft (Istituto di Scienze Sessuali) di Berlino, creato nel 1919 da Magnus Hirschfeld, che funzionó durante anni come centro di ricerca e di diffusione di idee e pratiche progressiste intorno al sesso e la sessualitá. Capisaldi delle dittature del secolo passato furono il controllo biopolitico e la normalizzazione di genere, dispositivi che identifichiamo ancora oggi come obiettivi primari da scardinare, inquadrati in una prospettiva di lotta libertaria e anticapitalista. Perché pensiamo, superando a sinistra Emma Goldman, che non ci possa essere nessuna rivoluzione senza investimento libidinale. Perché la liberazione dei corpi passa attraverso la legittimazione della molteplicitá dei desideri.

Gli strumenti teorici che utilizzeremo per superare i confini della rappresentazione pornografica normativa sono l’ereditá del femminismo – che rivendicando il protagonismo attivo delle donne ha liberato anche gli uomini dalle imposizioni della visione eterocentrica patriarcale – fecondata e riattualizzata dalla teoria queer, che ridiscutendo i limiti del dualismo uomo/donna ha dato spazio all’infinita molteplicitá di generi e deviazioni dalla norma che sono la chiave di volta nella ridefinizione di una societá liberata dal giogo del patriarcato capitalista.

Durante il primo giorno, che sará dedicato alla discussione e condivisione dell’impianto teorico della post-pornografia, affronteremo i seguenti temi:

– analisi storico-critica della pornografia (dal museo al cinema a luci rosse)

– la trasformazione della pornografia in cultura di massa nel contesto degli anni ’60-’70 (la relazione tra Gola Profonda e i movimenti operai e studenteschi, i movimenti pacifisti, le manifestazioni femministe e i primi gruppi di azione omosessuale rivoluzionaria)

– femminismo abolizionista contro femminismo pro-sex

– Annie Sprinkle, la pioniera della post-pornografia tra autobiografia e performance

– la trasgressione sessuale come strategia femminista

– connessioni tra post-pornografia e movimento queer

– net-porn: come cambiano la produzione e fruizione di materiale pornografico ai
tempi del World Wide Web

La bibliografia di riferimento comprende testi di Beatriz Preciado, Annie Sprinkle, Virginie Despentes, Itziar Ziga, Luther Blisset, Institut of Network Cultures, Judith Butler, Del LaGrace Volcano, Donna Haraway, Foucault.

Le risorse audiovisuali comprenderanno diversi materiali provenienti dalla Muestra Marrana, festival di pornografia non convenzionale di Barcellona del quale nei prossimi 11-12-13 giugno si terrá la terza edizione.

Nel secondo giorno, dedicato alla pratica, condivideremo fantasmi e desideri, cortocircuitando esibizionismo e voyeurismo per produrre storie, immagini e suoni.

Discuteremo le idee proposte dalle partecipanti al laboratorio ed esploreremo la via migliore di rappresentarle, tenendo conto delle limitazioni di spazio e tempo – potrá trattarsi anche solo di pianificarle, provarle, lavorare alla preproduzione.

Il laboratorio è rivolto a donne, uomini e favolositá che sappiano mettersi in gioco con entusiasmo e nel rispetto dell’altro.

Auspichiamo una partecipazione interdisciplinare che coinvolga videomakers e artiste visuali (fotografi, fumettiste, pittori, vjs), musiciste, scrittori, attrici, performer – oltre a “specialiste” come scenografi, costumiste e make up artists o anche semplici persone interessate all’argomento e che abbiano voglia di conoscersi, sperimentare e fare rete.

 

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