Barattolo Pride

Il progetto Barattolopride nasce dall’esigenza comune di singole|i e di gruppi che da anni si muovono sul territorio bolognese.

Nasce dalla proposta informale di soggettivita’ differenti che condividono immaginari e desideri comuni.

Nasce in uno spazio di socialita’ che prima di essere commerciale è luogo di confronto ed elaborazione di idee.

Pensiamo che la costruzione di relazioni tra soggetti sia uno degli strumenti fondamentali per opporsi ad un sistema che fa della discriminazione l’arma piu’ affilata.

Siamo Lesbiche, Gay, Trans, Queer, Intersex, Femministe che fanno dell’antifascimo, l’antirazzismo e l’antissessismo punto di partenza di analisi e militanza quotidiana.

Pensiamo che i tempi di stonewall non siano finiti, e che un percorso che porti all’autodeterminazione dei corpi e dei desideri sia ancora lungo.

Barattolo pride ha raccolto le adesioni di collettivi politici femministi, lesbici gay trans e queer di bologna, rivolgendosi alle realta’ che sente piu’ vicine sia per le pratiche che per i contenuti.

Condividiamo percorsi di liberazione che mettono al centro la visibilita’ e la lotta per un percorso di autedeterminazione, che non lasci dubbi a posizionamenti politici.

Rifiutiamo l’eteronormativita’ come strumento di controllo sociale dei corpi e delle menti, che non permette una libera scelta e un’ affermazione autonoma della sessualita’ libera e consapevole.

Pensiamo ad una sessualita’ libera da schemi e da rappresentazioni stereotipate che ne definiscono i generi e le modalita’.

Ci posizioniamo fuori da un modello dominante che mina quotidianamente il nostro diritto all’esistenza.

Il nostro concetto di resistenza non si riduce ad un’unica giornata, ma si esprime attraverso una quotidianita’ attiva che investe il privato da una parte, ma che si mescola e si esprime attraveso un pubblico che ci rende visibili.

Solo la visibilita’ puo’ intervenire e combattere episodi, diffusi e costanti di lesbofobia, transfobia e lesbofobia.

Rifiutiamo l’ingerenza vaticana che attacca la nostra esistenza, attraverso un modello di famiglia patriarcale, che altro non e’ che un ulteriore forma di controllo che ci vuole produttivi e riproduttivi.

Scenderemo all’europride di Roma con questi contenuti e altri che costruiremo all’interno delle relazioni tra gruppi e singol@ da qui al 12 giugno.

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NIENTE E’ X SEMPRE

Niente è per sempre. Non  è immutabile la (v)eterosessualità obbligatoria e normalizzante, non lo è il patriarcato, non lo è il modo claustrofobico di approcciarsi alla sessualità. Sta ai percorsi di ognun@, individuali e collettivi, con i propri tempi e le proprie modalità, ribaltare le (vecchie) logiche sempre più dominanti, e immaginare e provare a sperimentare, al loro posto, qualcosa di nuovo. Questo lo sosteniamo da “sempre” , ma  le trasformazioni che avvengono intorno a noi non sempre vanno nella direzione voluta; capita a volte che con un sol tratto, magari con una semplice firma posta su una delibera comunale, con una denuncia delle forze dell’ordine, o con una manovra mediatica, si vogliano cancellare o stravolgere esperienze, spazi, pratiche politiche. Anche in questi casi ribaltare le (semprevecchie) logiche dominanti dipende da noi. Non per difendere il presente, men che mai il passato, ma per avere gli strumenti per diffondere il futuro. E gli strumenti possono anche essere quelli efficaci di “sempre”: solidarietà, complicità, sorellanza.
Niente è per sempre. Voler fissare dei per-sempre  in paradisi e inferni è un modo per fissarli nella società ed estinguerne la mutevolezza e variabilità evoluzionistiche, rendendoci dominabili in saecula saeculorum.  Passano i secoli e i potenti adattano per noi vecchi miti a nuovi personaggi in modo da mantenere il sistema di controllo che le religioni gettano su credenti (e non credenti) come una gabbia, in un tremendo tramandarsi di leggi e minacce divine che veramente sembra reiterarsi all’infinito. Eppure la storia delle religioni stesse mostra le proprie falle quando ci si accorge che Gesù è plasmato su Prometeo, Mosè su Minosse, ecc..Così si svelano le trame di bugie, e i tentativi di storicizzare le favole religiose mostrano il proprio limite.
Niente è per sempre, neanche l’attitudine a figliare a piu non posso che ci ha preservati come specie per millenni ma che oggi minaccia la nostra estinzione per sovrappopolazione, neanche quello che ci è stato inciso nella mente dall’infanzia e di conseguenza ci appare vero e immutabile senza doverlo ri-ragionare, neanche il dominio sul pensiero e sul corpo, che possono essere reinventati e liberati .
Niente è per sempre, ma sta a noi decidere che il futuro non sia più quello di una volta. E che sia meglio, favolosamente meglio!

FrangettEstreme presenta:

“NIENTE E’ PER SEMPRE”

Venerdì 29/04/11 @ seXM24, via Fioravanti 24 BO

:::Serata di autofinanziamento BARATTOLO PRIDE:::

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Rita – storia di donna e di ordinaria violenza

Domenica 20 marzo 2011 h. 21.00 – ingresso 3 euro
Spazio Pubblico Autogestito XM24, via Fioravanti 24 – Bologna

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TDOR 2010 – Transgender Day of Remembrance

Sabato 20 novembre 2010 alle 18 in Piazza Verdi a Bologna.

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Napoli Pride 2010: TUTTE LE PORTATE DEL PRIDE

 

Foto: Kronik Tramp – Graphic: Ayma / VZoo – Mail: ayma at autoproduzioni punto net

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FOTO E VIDEO REPORT:

(S)Queer-Think Party ::: Pride ::: Pride (indy-video) ::: Pride (YouTube) ::: Don’t touch la Concia :::

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TUTTE LE PORTATE DEL PRIDE

Antipasto – FINOCCHIE FLAMBE’?
Dal 1969, anno della rivolta di Stonewall, le persone Lesbiche, Gay, Bisex, Transessuali, Intersessuali, Queer… abbattono il muro della vergogna che gli è stato costruito attorno dai moralisti benpensanti, dalle farse dell’ordine, dagli integralisti religiosi e vi contrappongono la fierezza e la consapevolezza di ciò che sono o che vogliono essere. In una parola: Pride!
ORGOGLIOSAMENTE LIBER* DAI GENERI E RUOLI SESSUALI PRESTABILITI!

Prima Portata – PASTA FAGIOLI E COZZE
Appare assodato, anche se  poco sensato, che esistano persone lgbtiq di destra, ma non sono evidentemente la nostra portata. Il punto é: diritti e dignità riguardano solo le comunità lgbtiq? Oppure la possibilità di esprimere liberamente  i desideri è un conquista auspicabile per tutt*?
ORGOGLIOSAMENTE ANTIFASCISTE E ANTIRAZZISTE!

Seconda Portata – FRITTOMISTO TRICOLORE 2010
Il pride di Roma di quest’anno ha una preparazione che non ci piace: il comitato che lo organizza si è ridotto a quattro sole associazioni di cui due dichiaratamente di destra. NOI NON CI SAREMO! Dalla destra italiana abbiamo ricevuto repressione, aggressioni e omicidi, non andremo certo a chiedergli delle briciole.
TRASVERSALI SI, MA NON FACCIAMO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO!

Dolce – TIRAMISU’
Il Pride Nazionale a Napoli alla luce di questi avvenimenti, assume valenze politiche ancor più rilevanti. Continueremo a com_battere la Repressione e chi la perpetra riaffermando il diritto all’autodeterminarsi e al migrare di desideri e corpi.
LA SORELLANZA FRA LE DIVERSE LOTTE È LA TRASVERSALITÀ DI NOSTRO GUSTO!

Avete ancora appetito? In Italia, ormai… SIAMO ALLA FRUTTA!

>> NAPOLI LGBTIQ PRIDE: http://www.napolipride.org/

>> APPELLO AI MOVIMENTI PER LA COSTRUZIONE DI UNO SPEZZONE LGBTIQ – FEMMINISTA – ANTISESSISTA – ANTIRAZZISTA – ANTIFASCISTA:

http://napoli.indymedia.org/node/12942http://www.transnival.org

>> ROMA PRIDE 2010: NOI NON CI SAREMO: http://orgogliosamentelgbtiq.blogspot.com/

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Laboratorio di postpornografia multimediale @ Fest-Antifa 2010

Torna per il secondo anno consecutivo a Bologna il Festival Sociale delle Culture Antifasciste, dal 28 maggio al 6 giugno, quest’anno nella cornice del Parco di Viale Togliatti. Tra le numerose iniziative in programma, di cui molte a tematica GLBTIQ, segnaliamo il Laboratorio di postpornografia multimediale, nelle giornate di martedì 1 e mercoledì 2 giugno, cui seguirà giovedì 3 un aperitivo con videoproiezioni al Sexyshock. Per il programma completo delle iniziative: www.fest-antifa.net.

LABORATORIO DI POSTPORNOGRAFIA MULTIMEDIALE.

Quando: martedì 1 giugno: ore 18.00/22.00 – mercoledì 2
giugno: ore 16.00/18.00

Luogo: Festival Sociale delle Culture Antifasciste – Parco di Viale Togliatti, Bologna

per info: glbtiq@fest-antifa.net

::: Selecta postporno multimedia (dispensa del laboratorio bulagnese) :::

La finalitá del laboratorio è quella di riflettere collettivamente sui codici della pornografia convenzionale e decostruirli, con lo scopo di elaborare proposte creative che rovescino l’immaginario sessista e gli stereotipi di genere che la caratterizzano.

Definiamo post-pornografia il discorso critico e il congiunto di pratiche discorsive, artistiche e audiovisuali che propongono una nuova rappresentazione dei generi e della sessualitá. Un dispositivo di visibilizzazione che è allo stesso tempo piattaforma di azione ed intervento.

La sfida è quella di riappropriarci di un linguaggio che durante decenni è stato piegato alle necessitá normative dominanti, riscoprendone il potenziale rivoluzionario.

Una pornografia antifascista?

Nel 1933, una delle prime azioni del governo nazista è la distruzione del Institut für Sexualwissenshaft (Istituto di Scienze Sessuali) di Berlino, creato nel 1919 da Magnus Hirschfeld, che funzionó durante anni come centro di ricerca e di diffusione di idee e pratiche progressiste intorno al sesso e la sessualitá. Capisaldi delle dittature del secolo passato furono il controllo biopolitico e la normalizzazione di genere, dispositivi che identifichiamo ancora oggi come obiettivi primari da scardinare, inquadrati in una prospettiva di lotta libertaria e anticapitalista. Perché pensiamo, superando a sinistra Emma Goldman, che non ci possa essere nessuna rivoluzione senza investimento libidinale. Perché la liberazione dei corpi passa attraverso la legittimazione della molteplicitá dei desideri.

Gli strumenti teorici che utilizzeremo per superare i confini della rappresentazione pornografica normativa sono l’ereditá del femminismo – che rivendicando il protagonismo attivo delle donne ha liberato anche gli uomini dalle imposizioni della visione eterocentrica patriarcale – fecondata e riattualizzata dalla teoria queer, che ridiscutendo i limiti del dualismo uomo/donna ha dato spazio all’infinita molteplicitá di generi e deviazioni dalla norma che sono la chiave di volta nella ridefinizione di una societá liberata dal giogo del patriarcato capitalista.

Durante il primo giorno, che sará dedicato alla discussione e condivisione dell’impianto teorico della post-pornografia, affronteremo i seguenti temi:

– analisi storico-critica della pornografia (dal museo al cinema a luci rosse)

– la trasformazione della pornografia in cultura di massa nel contesto degli anni ’60-’70 (la relazione tra Gola Profonda e i movimenti operai e studenteschi, i movimenti pacifisti, le manifestazioni femministe e i primi gruppi di azione omosessuale rivoluzionaria)

– femminismo abolizionista contro femminismo pro-sex

– Annie Sprinkle, la pioniera della post-pornografia tra autobiografia e performance

– la trasgressione sessuale come strategia femminista

– connessioni tra post-pornografia e movimento queer

– net-porn: come cambiano la produzione e fruizione di materiale pornografico ai
tempi del World Wide Web

La bibliografia di riferimento comprende testi di Beatriz Preciado, Annie Sprinkle, Virginie Despentes, Itziar Ziga, Luther Blisset, Institut of Network Cultures, Judith Butler, Del LaGrace Volcano, Donna Haraway, Foucault.

Le risorse audiovisuali comprenderanno diversi materiali provenienti dalla Muestra Marrana, festival di pornografia non convenzionale di Barcellona del quale nei prossimi 11-12-13 giugno si terrá la terza edizione.

Nel secondo giorno, dedicato alla pratica, condivideremo fantasmi e desideri, cortocircuitando esibizionismo e voyeurismo per produrre storie, immagini e suoni.

Discuteremo le idee proposte dalle partecipanti al laboratorio ed esploreremo la via migliore di rappresentarle, tenendo conto delle limitazioni di spazio e tempo – potrá trattarsi anche solo di pianificarle, provarle, lavorare alla preproduzione.

Il laboratorio è rivolto a donne, uomini e favolositá che sappiano mettersi in gioco con entusiasmo e nel rispetto dell’altro.

Auspichiamo una partecipazione interdisciplinare che coinvolga videomakers e artiste visuali (fotografi, fumettiste, pittori, vjs), musiciste, scrittori, attrici, performer – oltre a “specialiste” come scenografi, costumiste e make up artists o anche semplici persone interessate all’argomento e che abbiano voglia di conoscersi, sperimentare e fare rete.

 

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Venerdì 7 e sabato 8 maggio 2010: UP ARTE 3.0

UP ARTE 3.0 – LO SPAZIO CHE VORREI

7-8 maggio 2010

XM24_v.Fioravanti 24 e H.U.B_v.Serra 2

UP ARTE nasce nel 2008 all’interno dello spazio pubblico autogestito xm24 con l’intento di dare spazio e visibilità a giovani artisti della scena underground cittadina e non, e rendere fruibile a tutte/i l’arte nelle sue differenti espressioni.
Quest’anno lo spazio espositivo sarà anche presso lo spazio autogestito HUB57 – v.Serra,2

Le passate edizioni hanno visto una grande partecipazione: tele, foto,stampe, installazioni in ogni spazio disponibile, tanti muri ridipinti, performer, gruppi di teatro, ballerini e musicisti. Importanti momenti di socialità creativa per xm24 e per la Bolognina, il
quartiere che lo ospita.

Per questo siamo ben contente/i di rinnovare l’appello per il terzo anno consecutivo a creativi/e, artiste/i, imbrattadecoratori di tele e di muri, fotografe/i, performers, teatranti e creatori e creatrici di installazioni per esterni! UP ARTE 3.0 torna per voi!

Il tema di questa edizione è : LO SPAZIO CHE VORREI.
Contro il businness edilizio mascherato sotto le lusinghe della riqualificazione urbana, che sta irrimediabilmente cambiando il volto e la qualità della vita della Bolognina, quartiere storicamente operaio, multietnico e dal sapore popolare.

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MAYDAY 2010: RI/GENERIamoci!

 

Una rete di donne e uomini, gruppi e singol@, nel corso dell’ultimo anno non ha voluto lasciar cadere nel vuoto l’episodio di violenza maschile che ha colpito una di noi alla Mayday 2009. E scommette su una RI/GENERAZIONE di modelli culturali che non producano relazioni violente tra uomini e donne e non ingabbino i nostri desideri e la nostra libertà. Una scommessa per costruire una Mayday dove la violenza non ha cittadinanza e un futuro nel quale non dobbiamo guardarci alle spalle.

RI/GENERAZIONE di immaginari per trasformare le relazioni e rompere gli schemi che riproducono ingiustizia, sopraffazione e violenza a partire da noi. Perché solo a partire da noi possiamo sovvertire gli stereotipi che ci incollano addosso ruoli e identità che già conosciamo e che abbiamo imparato a rifiutare.

RI/GENERAZIONE di identità per infrangere le regole che ci vogliono machi se siamo uomini o docili se siamo donne. Perché è solo rompendo queste regole che possiamo dare voce ai nostri desideri e ai nostri corpi e imparare a rispettare quelli degli altr@.

RI/GENERAZIONE di relazioni per non accettare da nessuno comportamenti offensivi, machisti e violenti. Perché solo così possiamo essere libere e liberi di sentirci a nostro agio, di esprimerci senza paura, e di non avere paura. In questa parata e nella nostra vita quotidiana.

L’allarme della Mayday Parade si chiama precarietà, smantellamento del welfare, negazione dei diritti di cittadinanza, attacchi alla libertà di scelta e di autodeterminazione. Da dieci anni la Mayday Parade è una manifestazione di gioia e di conflitto: qui si incrociano lotte, rivendicazioni, percorsi di liberazione dallo sfruttamento e dalla ricattabilità. Ci saremo anche noi. Cercaci durante la Mayday e contribuisci a farla diventare un luogo in cui la violenza non ha cittadinanza.

http://italy.euromayday.org/generi

 

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Segreti Riflessi, l’ultimo corto di casa Frangette

E’ online l’ultima videoproduzione delle FrangettEstreme, in collaborazione con Vzoo: Segreti Riflessi.Oh Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo?

Dal concettuale freudiano al frivolo detournante “queeriano”

FrangettEstreme presenta:

SEGRETI RIFLESSI

Romeo è Giulietta?
Partendo dal pretesto di reinterpretare uno dei più famosi dialoghi d’amore gli autori e le autrici ironizzano sul gioco dei ruoli e dei generi e provano a riattualizzare il topos degli amanti, trasportandoli da una dimensione romantico borghese ad una più realistica e socialmente stigmatizzata. Le Frangette Estreme si specchiano e riflettono sul doppio, il narcisismo, l’attrazione-repulsione verso il proprio corpo e il conflitto di genere: il tutto condito con ironica psichedelia.

Soggetto e produzione: Frangette Estreme

Anno: 2010

Durata: 07′ 04”

Guarda SEGRETI RIFLESSI (clicca sull’immagine)


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GENEREalmente 2.0


GENEREalmente 2.0

2 giorni di riflessioni e workshop sulla violenza di genere

Bologna, 6-7 marzo 2010

Ci siamo incontrat@ a Milano il 22 novembre 2009 per mantenere la promessa di non lasciar cadere nel vuoto l’episodio di violenza maschile avvenuto ad una di noi alla Mayday 2009.Siamo partit@ dall’idea che il movimento ha bisogno di lavorare su pensieri e pratiche che si oppongano al sessismo, sul lungo periodo, nei territori e negli spazi, per trovare strumenti di sovversione dei  modelli culturali che alimentano la violenza di genere e per sviluppare strumenti pratici e comunicativi per agire contro la violenza nei nostri luoghi e oltre essi.Erano presenti numerosi ed eterogenei gruppi da diverse parti d’Italia: il risultato è stata una discussione appassionata, interessantissima, ricca di spunti.

Per questo la scommessa continua!
Come promesso, ci si rivede, stavolta a Bologna il 6 e 7 marzo 2010. Sarà l’occasione per confrontarsi su campagne comunicative, indagare i nostri immaginari sulle relazioni di genere e la sessualità, progettare strumenti spendibili  città per città e rilanciare un  percorso condiviso verso e oltre la Mayday 2010.

Chiediamo a tutte le realtà, donne, uomini e favolosit@ interessat@ di partecipare  alle due giornate e di prendere parte attiva in questo percorso per  assumersi un pezzo di responsabilità collettiva insieme a noi.

Ricordiamo inoltre che domenica 7 marzo dalle ore 11 si terrà a XM24 l’assemblea nazionale per la costruzione della seconda edizione del Festival Sociale delle Culture Antifasciste, e tale concomitanza potrebbe essere un’ottima occasione di confronto più allargato e di contaminazione tra percorsi.

 

Programma:

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